Più tempo per crescere è un progetto promosso dall’Assessorato Scuola, Infanzia, Giovani e Pari Opportunità di Roma Capitale. Prevede il finanziamento di 50 scuole che si occuperanno di offrire agli alunni delle materne ed elementari un sostegno ludico/didattico durante il periodo estivo (310.000 € di fondi).
L’idea sarebbe quella, in un periodo problematico come quello che stiamo vivendo attualmente, di andare incontro alle famiglie che si rivolgono alle istituzioni potenziando l’offerta educativa nelle scuole, con proposte che variano dal teatro alla musica, dallo sport alle lingue.
Ogni istituto dovrà programmare almeno due settimane di attività e il costo per le famiglie sarà stabilito a discrezione del singolo istituto.
Hanno partecipato al bando circa 75 istituti e la settimana scorsa è uscita la graduatoria con i 22 istituti vincitori, che sono distribuiti nei vari municipi di Roma.
E fin qui, tanto di cappello.
Ma in sostanza, cos’è il progetto Più tempo per crescere?
Ciò che fino all’anno scorso si chiamava centro estivo. La solita manovra delle nostre istituzioni per far brillare quello che non luccica. Neanche un po’.
Come si può avere qualche informazione in più?
Certo non contattando gli uffici municipali, i quali dipendenti giocando a passarsi la patata bollente, finché, dopo giorni di telefonate e scarica barile, siamo riusciti a contattare l’assistente dell’assessora Alessandra Cattoi, la quale ha acconsentito a rispondere ai nostri quesiti. Nonostante le buone intenzioni, però, l’assessora non è riuscita a trovare un piccolo spazio tra i suoi tanti impegni per incontrarla e permetterci di rivolgerle le domande in una video intervista, le risposte sono arrivate per iscritto.
Ma almeno sono arrivate. Cosa dire allora dell’assessora alla cultura del municipio V, Nunzia Castello? Che prima aspettava uscisse la circolare, e poi non aveva tempo, e poi si è rotta una gamba, e poi vi mando le risposte scritte entro l’ora di pranzo… esattamente 24 ore fa? … Si sarà dimessa come Abete e Prandelli…
Proviamo a cambiare strada. Come si sono organizzate le scuole vincitrici?
Bisognerebbe chiederlo ai dirigenti scolastici, ma nelle ultime due settimane si sono fatti desiderare, rifiutando di accordarci telefonicamente un appuntamento, e nascondendosi dietro a barriere burocratiche (probabilmente inesistenti) quando ci siamo recati direttamente in sito.
I nostri innumerevoli sforzi, dunque, sono stati semplicemente vanificati, ostacolando il tentativo di diffondere informazione.
Non ci resta quindi che riportare le domande e le relative risposte dell’assessora Cattoi, così che possiate valutare da voi la situazione.

1) In cosa consiste il progetto “Più tempo per crescere”?
Il progetto “Più tempo per crescere” mira, innanzitutto, a mettere a disposizione delle famiglie un sostegno educativo di qualità nei periodi di chiusura della scuola. Vogliamo dare risposte concrete alle richieste sempre crescenti da parte dei genitori che devono conciliare tempi di vita e di lavoro nel periodo estivo, cercando di offrire alle bambine e ai bambini un percorso che coniughi momenti ludici con altri prettamente didattici e valorizzando il ruolo delle scuole con soluzioni innovative durante l’estate.

2) Sappiamo che i fondi stanziati ammontano a 310mila euro, come le scuole potranno investire questi fondi?
Le 50 scuole che siamo riusciti a finanziare tramite bando potranno impiegare i fondi erogati per attività di vario genere, a seconda anche della specificità dell’istituto. I progetti vanno dai laboratori creativi al teatro, dalla musica alle discipline sportive fino allo studio delle lingue.

3) Ci può spiegare come è cambiata la situazione dei centri estivi rispetto agli anni precedenti?
La situazione economica del Comune è molto complessa e il bilancio 2014 ancora non è stato approvato. Nonostante queste difficoltà oggettive, abbiamo deciso di fare uno sforzo e stanziare 310mila euro per il progetto “Più tempo per crescere” che reputiamo molto importante nel periodo in cui le scuole restano chiuse.

4) Con l’organizzazione attuale i centri estivi saranno gratuiti?
Ogni scuola nella sua piena autonomia può indicare la quota di partecipazione alle attività proposte.

5) In base a quale criterio sono state selezionate le 50 scuole?
I parametri di assegnazione sono diversi, a cominciare dalla qualità didattica delle azioni e dei servizi previsti a favore della bambine e dei bambini e dalla durata del progetto, con minimo due settimane di programmazione. Acquisiscono punteggi superiori quelle scuole collocate in zone a “rischio educativo” e che propongono una certa innovatività delle metodologie didattiche e formative.

Altri elementi che incidono nella valutazione, la coerenza e congruità del preventivo di spesa in relazione alla durata del progetto, al numero dei destinatari e alla tipologia di attività proposta.