Aiutare chi è stato meno fortunato di noi, ed i bambini in particolare, è meno difficile di quanto sembri. Ci sono diversi modi per stare vicino e dare sostegno a coloro che ne hanno bisogno; per dare un aiuto economico a bambini che si trovano in difficoltà c’è innanzitutto il “Sostegno a distanza”, con il quale è possibile garantire a bambini o ragazzi gli alimenti di cui necessitano, il vestiario, le cure mediche ed un percorso scolastico che possa consentirgli di superare la propria situazione di difficoltà e spalancare loro le porte di un futuro migliore.

L’impegno economico per chi decide di sostenere un bambino a distanza è limitato, poiché si tratta di 312 euro all’anno, dunque meno di un caffè al dì. I bambini vengono seguiti da operatori che si occupano di pianificare e gestire le diverse attività che i piccoli dovranno svolgere e di organizzare la gestione dei contributi. Chi decide di sostenere un bimbo a distanza, riceverà una scheda personale che riguarda il bimbo e la descrizione nel dettaglio del progetto all’interno del quale è stato inserito. Oltre agli aggiornamenti, si riceveranno letterine e disegni del bambino, insieme alle novità relative al progetto che saranno comunicate due volte all’anno.

La quota di 312 euro annuali può essere inviata attraverso carta di credito, bonifico bancario “continuativo”, bollettino MAV o addebito RIV, con cadenza annuale oppure semestrale. Il sostegno a distanza, però, non è la sola maniera per aiutare chi si trova in difficoltà. Esistono infatti altre associazioni, come ad esempio la “Lega del Filo d’Oro”, che si occupano di aiutare i bambini malati. Contribuire all’opera di questa associazione onlus è altrettanto semplice, visto che per offrire aiuto è sufficiente donare il 5×1000 alla “Lega del Filo d’Oro” per garantire sostegno ai bambini sordociechi.

Dare una mano attraverso la donazione del 5×1000 è piuttosto facile: al momento di dichiarare i redditi, se si presenta il modello Unico o il 730, bisogna firmare nel riquadro dedicato al “Sostegno alle organizzazioni non lucrative”, indicando poi il codice fiscale della “Lega del Filo d’Oro” (80003150424). Pure se non si presenta la dichiarazione dei redditi è possibile destinare il proprio 5×1000 alla “Lega del Filo d’Oro”; nella scheda che viene fornita dal proprio datore di lavoro (o dall’ente che eroga la pensione) insieme al CUD, è necessario firmare nel riquadro del “Sostegno alle organizzazioni non lucrative”, aggiungendo poi anche in questo caso il codice fiscale della “Lega del Filo d’Oro”.

La scheda andrà poi inserita in una busta chiusa sulla quale si dovrà scrivere “Destinazione cinque per mille Irpef”, aggiungendo nome, cognome e codice fiscale. La busta chiusa andrà quindi consegnata ad un ufficio postale oppure ad uno degli intermediari abilitati alla trasmissione telematica, come ad esempio il Caf o il proprio commercialista. Ma ci sono anche altri bambini che hanno bisogno di sostegno, come ad esempio quelli autistici per i quali è stato creato il progetto “Il nostro mondo, le nostre mani”, un’iniziativa nata per spiegare quali cause si celano dietro il disturbo e in che modo è possibile accedere alla sfera privata dei bimbi che soffrono di tale problema.

I bambini affetti da autismo sono sempre di più e dunque l’esigenza di capire come rapportarsi e in che modo affrontare tale disturbo diventa più stringente. L’iniziativa è stata promossa dalla professoressa Annamaria Curatola e ha come obiettivo quello di addentrarsi nei meandri della malattia e spiegare in che modo affrontarla attraverso una serie di incontri che prevedono anche laboratori creativi e di attività manuale. Gli incontri, naturalmente, sono aperti anche alle persone che non conoscono da vicino il problema e l’iniziativa è sostenuta dall’associazione “Anche io sono autistico”.

Per quanti desiderano aiutare i bambini in maniera diretta esiste la possibilità di fare volontariato; questo tipo di aiuto comprende diverse attività, fra le quali supporto organizzativo nelle associazioni per cui si opera, piccole commissioni di vario tipo, attività di segreteria, supporto organizzativo e raccolta fondi. In caso si stia più a contatto coi bambini, ci si dovrà occupare dell’animazione e dare sostegno in ambito scolastico. Si tratta di un tipo di aiuto più esigente rispetto ai precedenti, poiché richiede impegno nel tempo costante e presenza continuativa, ma permette di stare maggiormente a contatto con i bambini.