Ben trovati amici!
Quest’oggi vorrei portare alla vostra attenzione un’altra saga fantasy, “Fallen”, composta da quattro volumi: Fallen – Thorment – Passion – Rapture.
Diversamente dai romanzi che vi ho proposto fino ad ora, questo… ehm… ebbene sì, strano ma vero, ho trovato anch’io un libro che non mi è piaciuto granché.
Vi chiederete, “allora per quale motivo ce lo stai consigliando?”
La risposta è semplice: non tutti amiamo le stesse cose. Come dico sempre io, “de gustibus non sputazzandum est”…
Non voglio essere completamente negativa, però, questo racconto ha i suoi pro e i suoi contro, come ogni cosa; perciò ho pensato di parlarne comunque, poi starà a voi decidere se dargli una possibilità oppure no.
La trama in sé e per sé non è male, ci sono anche degli spunti interessanti, ma a lungo andare risulta pesante continuare la lettura: dal secondo volume in poi l’autrice diventa ripetitiva e si ha la sensazione che stia solamente cercando di allungare il brodo.
Lucinda Price (detta Luce) è una ragazza di diciassette anni (che strano), perseguitata sin da bambina da quelle che lei chiama “ombre” e che causano la morte di un suo caro amico. Ritenuta da alcuni la responsabile di questa morte, è costretta ad entrare in un istituto correzionale, dove incontra Daniel, un giovane che lei sente vicino e nei confronti del quale inizia ad avere dei ricordi. Quando Luce rischia di essere uccisa, Daniel decide di uscire allo scoperto, rivelandole che effettivamente loro si sono già conosciuti, in almeno un migliaio di vite passate che lei ancora non riesce a ricordare.
Dunque. Tralasciando la banalità dei protagonisti (lui è l’uomo più bello sulla faccia della terra e lei la solita ragazza introversa e piena di complessi), l’ambientazione insolita dona al racconto un non so che di dark e la trama, fin qui, risulta anche piuttosto intrigante: cosa sono queste ombre che la perseguitano? E perché alcuni alunni del riformatorio sembrano avvolti da un luccicante e tenebroso velo di mistero?
Il primo volume, effettivamente, a parte il cliché dell’amore a prima vista – essendo una storia d’amore ci può anche stare – inizia bene e più si va avanti nella lettura, più la suspance cresce, più si ha voglia di arrivare a sciogliere il bandolo della matassa… peccato occorra arrivare al quarto volume per capirci finalmente qualcosa. O meglio… perché svelino cosa è realmente accaduto (dove vuole andare a parare si capisce più o meno a metà del secondo volume, se non prima).
Interessante, quindi… finché non entrano in gioco gli Angeli Caduti dal paradiso… Dio… e Lucifero.
Il reale problema, secondo me, è stato proprio la scelta del soggetto, poiché non è certo un argomento facile da trattare. Gli Angeli Caduti sono figure affascinanti, non lo nego, infatti hanno ispirato molte opere di fantasia; ma in quanto tali bisognerebbe riproporle in una rivisitazione innovativa, altrimenti si rischia di cadere nell’ovvietà, come è successo in questo romanzo.
E Dio, o come  lo chiama l’autrice il Trono? Lucifero? Sono imponenti simboli della nostra cultura e, a mio avviso, non si possono parafrasare come fossero personaggi qualunque. Questa incarnazione rende la storia così inverosimile da sembrare quasi ridicola… nonostante si tratti di un fantasy, la cui peculiarità non è certo il realismo…
Non possono mancare, naturalmente, la biblica lotta tra bene e male, il libero arbitrio… e, guarda un po’, l’equilibro dell’universo che pesa sulle spalle di un’unica persona…
Per carità, le figure angeliche sono descritte magnificamente e studiate con molta cura, e mi è piaciuta molto l’idea degli Annunziatori e degli Esclusi (non svelo di cosa si tratta, per non rovinarvi la sorpresa), ma un pizzico di originalità in più non avrebbe guastato…

Titolo: Fallen; Autore: Lauren Kate; Traduzione: Serena Daniele; Editore: Burbig – Rizzoli; Anno: 2010; Pagine: 444; Prezzo: 12.50 €

Silvia Sacchetti