Se pensavate a Roma esclusivamente come una giungla urbana dovrete ricredervi!

Per fortuna ci sono ancora degli angoli di natura selvatica in cui poter sfuggire dai metri cubi di cemento e asfalto, in cui poter godere del silenzio accarezzati dal vento. Oasi di verde che offrono esperienze che potremmo quasi definire primordiali, come una passeggiata notturna alla scoperta delle lucciole che, come diceva Trilussa, illuminano solo le cose belle, oppure ammirare la luna piena e le altre stelle al riparo dall’inquinamento luminoso. Semplici esperienze che si ripetono da milioni di anni ma che non riusciamo più ad apprezzare divorati dal tran tran quotidiano. Uno di questi angoli alla portata di tutti è il parco di Tor Marancia nel XI Municipio, uno dei pezzi che compongono il puzzle del Parco Regionale dell’Appia Antica.

Circondati da palazzi, la cui avanzata è stata bloccata da una dura lotta ambientalista, questi 200 ettari sono uno degli ultimi lembi del rinomato agro romano che ha ispirato numerosi artisti e che ci mostra, dal vivo, la famosa “Roma sparita”.

A Tor Marancia è possibile ancora incontrare il pastore con il suo gregge al pascolo ma, allo stesso tempo, si può fare un viaggio indietro nel tempo archeologico e visitare i resti degli antichi romani, oppure andare indietro nel tempo geologico e osservare da vicino tufi e pozzolane eruttati dai vulcani laziali, tutto circondato da campi di fieno dominati da rapaci a caccia di prede o, immersi nel pioppeto, con un sottofondo di gracidii e canti di vario tipo.

Ad accompagnarci alla scoperta di questo posto ancora incontaminato ci sono 2 associazioni che collaborano con il parco: l’Associazione Culturale Nereide e Italia Nostra. Abbiamo intervistato il presidente Samanta Lagalante che, in questo breve video, ci racconta i buoni propositi dell’Associazione Culturale Nereide, un gruppo, nato nel 2008, di giovani naturalisti, accompagnatori turistici, biologi ma anche appassionati di viaggi che, attraverso escursioni, visite guidate, attività formative e didattiche si propone di valorizzare e promuovere il territorio a tutto tondo, dal patrimonio storico-naturalistico all’enogastronomia, in modo ecosostenibile ed accessibile a chiunque voglia accostarsi ad un’esperienza di viaggio come un percorso di crescita personale, umana, civile e biocompatibile.

Ippolita Sanso

 

info: Associazione Culturale Nereide