I libri non dovrebbero essere concepiti come oggetti che arrivano dall’alto, che leggiamo per caso, perché per caso sono capitati nelle nostre mani; bensì come un qualcosa di prezioso da custodire e amare, così che venga stimolata la passione per la lettura, al giorno d’oggi a dir poco sottovalutata nonostante sia davvero uno dei beni più preziosi che abbiamo, culturalmente parlando.
Questa è senza dubbio una delle principali linee guida della casa editrice “Edizioni Anicia”, specializzata nella pubblicazione di testi dedicati all’infanzia, siano questi letteratura per ragazzi o testi di studio per gli insegnanti e per le scuole.
La casa editrice nasce nel 1985, insieme alla libreria ad essa annessa, e il suo modus operandi è puntare principalmente alla qualità dei libri che produce, piuttosto che alla quantità, dando anche spazio a scrittori ed illustratori emergenti.
L’utenza a cui sono rivolte le sue pubblicazioni, però, non include solamente la scuola dell’infanzia e quella primaria, poiché vengono realizzati anche testi di sociologia e pedagogia destinati alla formazione degli insegnanti, oppure utilizzati come materiale di studio nelle università. Inoltre viene dato ampio spazio anche a pubblicazioni sulle varie disabilità, siano queste generiche o più specifiche.
Grazie alla libreria annessa, la casa editrice può vantare di un rapporto diretto con il pubblico e riuscire così ad individuare quelle che sono le principali esigenze dei consumatori abituali, i quali sanno di potervi trovare il particolare materiale di cui hanno bisogno.
Questo filo diretto con i lettori viene inoltre rafforzato tramite una manifestazione che la casa editrice organizza, da diversi anni, in collaborazione con il comune di Frascati: dopo un processo ludico-didattico su determinati testi, svolto dai bambini e dagli insegnanti nell’arco dell’anno scolastico, vengono organizzati dei ritrovi in cui i ragazzi possono incontrare personalmente gli autori e gli illustratori dei libri a cui si sono dedicati; una sorta di gratificazione per il lavoro svolto, che stimola i bambini ad impegnarsi ancora di più nella lettura.
E, non dimentichiamolo, la lettura è davvero un bene prezioso che tutti dovremmo salvaguardare.

 

Silvia Sacchetti