È una piazza giovane e piena di entusiasmo quella di San Giovanni, nella giornata del 1 Maggio. Una piazza che, come ogni anno, ha fatto da palcoscenico a grandi artisti italiani e a nuovi talenti, nell’occasione del grande concerto per celebrare la festa dei lavoratori.

La giornata inizia presto per “i ragazzi del Primo Maggio”, giovani che da Venezia a Catania arrivano a Roma di prima mattina, o addirittura la sera prima, per aggiudicarsi i posti più vicini al palco. Inutile descrivere l’atmosfera che si crea: la gente balla sulle canzoni dei Modena e di Giuliano Palma, canta i pezzi storici di Bennato, ma la spensieratezza viene sostituita frequentemente con discorsi e messaggi importanti per farci ricordare l’importanza del diritto al lavoro e al futuro, per spronarci a rendere migliore quest’Italia che ci appartiene, per ricordarci che l’unità e la libertà sono state conquistate con molta fatica, non possiamo permettere a nessuno di togliercele. Vengono, inoltre, diffusi messaggi di Pace e di antirazzismo, condivisi da un unico applauso, che riunisce tutta la piazza.
Sono presenti anche diversi stand, di partiti politici di sinistra e di ambientalisti, che informano e sensibilizzano i passanti su fatti di rilievo come l’importanza dell’acqua pubblica e del referendum che il governo sta cercando di eliminare.
Il pezzo forte del concertone inizia, senz’altro, quando risuonano le prime note de “i Cento Passi”, pezzo storico dei Modena city Ramblers: è qui che da ogni angolo la gente comincia a correre per avvicinarsi al palco, entrando poi nel vivo del concerto.
La sera, la musica continua col rap accattivante di Caparezza e un fantastico duetto formato da Lucio Dalla e De Gregori.

L’esito del concerto è ottimo, neanche una delle tante nuvole annunciate da previsioni meteo pessimistiche né quei momenti di tensione tanto temuti dalle autorità. E quest’anno i timori erano parecchi, dal momento che la Chiesa ha deciso di beatificare Papa Giovanni Paolo II proprio il 1 Maggio.

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