Ed eccoci di nuovo qui, per un articolo nella rubrica più giocosa del blog… nel vero senso della parola.
Non mi stancherò mai di ripetere che noi adulti, secondo me, siamo solamente dei bimbi un po’ cresciuti, e come tali anche noi abbiamo il diritto di divertirci giocando.
Chi caspita l’ha detto che i giochi che facevamo da piccoli sono solo per bambini? Solo perché magari i nostri genitori non li facevano con noi?
Beh… posso assicurarvi che questi giochi sono superdivertentissimi anche da adulti. Non solo ci gioco praticamente tutti i giorni, con Chiaretta e Fabry, ma ci ho giocato anche con un bel gruppo di fantomatici adulti giusto un mesetto fa… e c siamo divertiti da matti.
Non starò qui a raccontarvi le nostre formidabili performance da supereroi  (gente che si arrampicava sui muri come spiderman, si mimetizzava con gli schienali dei divani neanche fosse la Donna Invisibile, fuggiva da una stanza all’altra agile e silenziosa come Catwoman, ecc.), bensì intendo spiegare, per quei pochi che non le conoscono, le regole del gioco.
Innanzitutto bisogna trovarsi in un luogo chiuso, che sia una casa, una sala, l’aula di una scuola, ecc., poiché, come dice il nome stesso, Strega di Mezzanotte è un gioco che si svolge di notte (cioè al buio), quando arriva la temuta strega. All’inizio del gioco occorre scegliere la suddetta strega (generalmente con la conta, ma se c’è qualche volontario ben venga), la quale dovrà contare fino ad un certo numero (da decidere sul momento), per dare il tempo agli altri giocatori di nascondersi. Finito di contare dovrà recitare la formula magica, così da avvertire tutti che la ricerca ha inizio: “E’ mezzanotte e tutto va bene, state pronti che la strega viene”. Dopodiché dovrà vagare in giro per la casa per trovare la sua vittima e scoprire di chi si tratta aiutata solamente dal tatto.
Regola fondamentale per la buona riuscita del gioco, infatti, è l’assoluta assenza di rumori, così da non dare valide indicazioni alla strega. Ovviamente ciò non accade mai. Mi piacerebbe poter dire perché è impossibile impedirsi di respirare, o riuscire a muoversi senza far rumore, ma la verità è che difficilmente si riesce a trattenere la ridarella…
Comunque, una volta che ci si è nascosti non si deve necessariamente rimanere nel proprio nascondiglio, a meno che non lo riteniamo super sicuro, ma ci si può tranquillamente  spostare, così da allontanarsi dalla Strega. Per questo è importante fissare sin dall’inizio il limite entro cui ci si può muovere (una sola stanza, due, ecc.), nonché studiare bene lo spazio che ci circonda… sarebbe meglio evitaste di sbattere il naso contro un tavolino, come è successo alla sottoscritta… fa un male assurdo, ve lo posso assicurare!
Quando la Strega avrà trovato e riconosciuto la sua prima vittima, l’avrà soggiogata così da renderla la prossima strega. Ora, per svelare dove si nascondevano gli altri giocatori si presentano due possibilità: o la Strega originale deve continuare finché non li avrà trovati tutti, magari aiutato dalla vittima soggiogata se i giocatori sono tanti, oppure si accende direttamente la luce, prima di ripetere il gioco con la nuova strega.
Non c’è un numero massimo di giocatori, ma se ci si vuole divertire è bene giocare almeno in tre, altrimenti la strega saprebbe in partenza chi sarà il primo ad essere trovato e il gioco perderebbe una delle sue caratteristiche. A quel punto tanto varrebbe giocare a nascondino…
Ora che conoscete le regole potete iniziare a giocare, e mi raccomando… trattenete la ridarella!

Silvia Sacchetti