Quanti di noi, affascinati dai film western, hanno giocato da piccoli a fare i cowboy, o meglio a fare lo sceriffo e i banditi? Ricordo che a carnevale anche se avevi il costume da ufo robot, pestavi i piedi per avere una di quelle pistole con le cartucce che fanno lo scoppio e il fumo di polvere da sparo; magari anche il cappello e la stella da sceriffo. Forse le stesse emozioni hanno spinto Emiliano Sciarra a ideare questo piccolo, grande gioco, edito dalla daVinci giochi. Uscito nel 2002 è ben presto diventato un classico e il consenso ottenuto ha portato all’uscita di successive espansioni ed edizioni speciali.
BANG! è un semplice gioco di carte adatto a tutti e pensato per 4-8 persone. Ogni giocatore interpreta un ruolo (segreto) ed un personaggio con alcune caratteristiche peculiari. Chi interpreta lo sceriffo (unico ruolo noto a tutti), dovrà cercare/scoprire e colpire i fuorilegge con l’aiuto dei vicesceriffo ma senza sapere chi degli altri giocatori interpreta questi ruoli! Questo è il nodo che rende divertente e avvincente il gioco: l’arte del bluff! In modo più sottile che in una partita di Poker, i banditi devono cercare di mostrarsi “amici” e far credere allo sceriffo che sono dalla sua parte. Nello stesso tempo i vice devono aiutare lo sceriffo nella sua missione ma non palesarsi ai banditi che li farebbero presto fuori. Spesso capita che lo sceriffo si accanisca su impotenti vice che non possono rivelare il loro ruolo se non alla fine. La partita è vinta dallo sceriffo (e dai vice) se uccide tutti i fuorilegge, viceversa se i banditi uccidono lo sceriffo. A complicare le cose c’è un altro ruolo: il rinnegato. Si tratta di un vice che dovrà aiutare lo sceriffo a sbaragliare i fuorilegge per poi attaccarlo. Il ruolo è complesso perché attuerà un doppio bluff: aiutare lo sceriffo contro i banditi senza diventare bersaglio dei fuorilegge, ma allo stesso tempo indebolire lo sceriffo e gli altri vice per poi poter attaccare facilmente. Oltre alle carte che definiscono i ruoli, ad ogni giocatore verrà assegnata una carta personaggio. Ciascuno di loro ha differenti abilità che danno delle possibilità di gioco diverse.
Abbiamo parlato delle strategie legate ai ruoli ma… come si gioca? Seduti attorno ad un tavolo e con delle carte in mano! La frase può sembrare banale ma non lo è. In questo gioco è importante la disposizione dei giocatori attorno al tavolo per valutare le distanze di fuoco tra i personaggi. Ogni giocatore, nel proprio turno, potrà esplodere un solo colpo, giocando una carta “bang” dalla mano (se ne ha una); ma potrà sparare solo a giocatori che siano ad una distanza raggiungibile! Per chiarire: ogni giocatore può sparare a distanza 1, ossia può raggiungere solo i due giocatori ai lati, che si trovano appunto a distanza pari ad un posto. Se volesse raggiungere gli altri giocatori dovrebbe trovare, tra le carte, delle armi (pistole o fucili) che gli permettano delle gittate più lunghe. Allo stesso modo può trovare dei cavalli che consentono di aumentare la propria distanza dagli altri o renderli più vicini.
Chi è vittima di un bang non è necessariamente spacciato. Potrà giocare una carta “mancato” oppure tentare la sorte nascondendosi dietro ad un barile. Per non parlare poi della possibilità di recuperare i punti ferita: bere una birra! Insomma del vecchio west non manca nulla, compresi gli indiani, le vecchie prigioni, i saloon, gli empori, le diligenze e i candelotti di dinamite!
Il gioco base ha visto una grande diffusione ed il succedersi di diverse ristampe ed espansioni. Ricordiamo “High Noon” e “A fistful of cards” in cui viene introdotto un mazzetto di carte evento che modificano le regole base in modo diverso ad ogni giro. “Dodge City” che introduce un nuovo tipo di carte (ad attivazione posticipata) ed un secondo rinnegato. “Gold Rush” che introduce delle pepite d’oro e la possibilità di gioco per i giocatori eliminati. Tra le riedizioni c’è “Bang! La Pallottola” che ha la confezione a forma di una grossa pallottola.

bang_pallottola

Del gioco da tavolo di carte sono state prodotte una variante con i dadi e una con tabellone. Nel 2010 è uscita una versione per pc e smartphone. Insomma al posto delle classiche pistole giocattolo (per cui era difficile trovare i ricambi) protagoniste di fantasiose epopee tra compagni d’elementari, abbiamo la possibilità di impersonare dei cowboy armati di carte bang o di rapidi click su di uno schermo. Cambiano le tecnologie ma non passa la voglia di giocare e di sognare.

Massimiliano Mirante